Il 24 Maggio alle ore 18.00
presso la Galleria “La Mimosa” di Palazzo Caetani a Cisterna inaugurazione
della mostra
MARIO SIRE SPIGARIOL percorso di un
artista
Organizzata dal Gruppo Artistico “La Mimosa – Mario
Spigariol” e dal Circolo Artistico “La Pallade Veliterna – Gustavo Gualtieri”
con la collaborazione della famiglia Spigariol la mostra curata dallo storico
dell’arte Marianna Cozzuto verrà dal 14 Giugno verrà allestita al Polo
Espositivo Juana Romani a Velletri
Mario Sire Spigariol, nasce a Biancade
il 10 Aprile del 1946, da padre veneto e
madre cisternese. In giovane età si trasferisce a Cisterna di Latina, dove
sicuramente i suoi genitori si erano conosciuti essendo la sua famiglia
arrivata nell’agro ai tempi della bonifica. Dopo le scuole medie, sotto la
guida di importanti maestri inizia la sua attività di ceramista che poi
completa frequentando corsi specialistici. Questa sua passione lo porta ad
essere responsabile artistico per una importante azienda del settore di livello
internazionale. La ceramica è il primo amore del percorso artistico di
Spigariol, destinato poi ad incontrare la pittura, con l’uso di diverse
tecniche dall’olio all’affresco per passare poi per l’acquarello fino alla
tempera. Artista poliedrico ci ha lasciato una vastissima produzione ha esposto
in italia e all’estero riscuotendo ovunque lusinghieri successi di critica e di
pubblico. Nel 1981 fonda con altri amici a Cisterna, il gruppo artistico “La
Mimosa” all’interno del quale si salda l’amicizia ultraventennale con Patrizio
Veronese. De La Mimosa, Mario è stato direttore artistico fino al giorno della
sua scomparsa. Con Patrizio Veronese è stato l’anima pulsante della Galleria
omonima nata all’interno del bellissimo Palazzo Caetani di Cisterna. L’attività
di artista, il gruppo artistico e la galleria erano gli impegni giornalieri di
Spigariol, che negli anni è diventato il pilastro del mondo artistico pontino. Nel
1985 aderisce al Circolo Artistico La Pallade Veliterna fondato a Velletri da
Gustavo Gualtieri e partecipa attivamente alle varie mostre organizzate dall’
associazione vincendo più volte il prestigioso Premio Nazionale Pallade
Veliterna e il Premio di Pittura La Scaletta. Proprio il Premio Pallade
Veliterna, insieme al Premio Cisterna
sono stati gli ultimi riconoscimenti che ha vinto. Nonostante le forze
venivano sempre meno, volle essere presente a Velletri nel 2015 per partecipare
alla festa per il trentennale della Pallade Veliterna associazione a cui è
rimasto sempre profondamente legato, tanto da accettare subito l’invito a
tornare ad esporre in Via Furio nel 2012 quando dopo un periodo di fermo si è
organizzato di nuovo il Premio di Pittura La Scaletta. Invito accettato con
l’amico Patrizio Veronese, entrambi tornati a Cisterna come sempre vincitori.
Mario era un vero innamorato dell’arte e della cultura, nella sua produzione di
artista si trova costantemente la prova tangibile di questa storia d’amore
iniziata come abbiamo detto dalla sua adolescenza. Amore di cui la sua Maria
Rita non affatto gelosa, ma che oggi lo fa sentire ancora tra di noi. Come
parlare della sua arte? Be non è affatto facile, un compito molto particolare
che ci impone di scavare nell’io più profondo del maestro Spigariol. Cavalli –
fiori – volti questi i soggetti a lui cari e che ha rappresentato per una vita,
se chiudiamo gli occhi, sembra di vedere un caleidoscopio di colori e di forme
prendere vita. Sono le forme e i colori che Mario, riusciva a gettare su un
foglio di carta o su una tela con una velocità impressionante, tanto da far
diventare lividi d’invidia anche i russi, ma questa è un'altra storia. I suoi
volti, particolari alcune volti chiari e ben percettibili all’occhio, altre
volte appena accennati con quel non finito caro ad un certo Leonardo, sembra
che ti guardino, ti scrutano nel profondo, quasi a cercare di tirarti fuori un
pensiero, lasciarti un chiaro messaggio soggettivo e personale per ogni singolo
osservatore. Le opere di Spigariol, rappresentano un percorso artistico, unico
e irripetibile dove l’autore trasporta la
materia ceramica su una tela o su un muro se si tratta di un affresco tecniche
antiche impolverate dalla storia ma che nelle mani di Mario hanno trovato una
nuova vita. Questo era Spigariol un artista proveniente dal rinascimento, si
perché della grande arte italiana ha saputo trarre le basi per il suo personale
momento, quello che oggi è la sua preziosa eredità morale, il suo spirito
sensibile e molto spesso libero vive nei fiori e nei cavalli, il sogno di un
prato fiorito, dove meditare la bellezza della natura e la libertà di un
cavallo al galoppo. Questi tre aspetti oggi sono Mario Spigariol, bellezza vista nel volto di donna, creatura che l’uomo
deve amare solo perché da lei nasce la vita – la natura vista come l’essenza
della vita da dove tutto nasce e dove tutto finisce, la libertà vista in un
cavallo al galoppo meravigliosa essenza della perfezione dell’opera divina. Si
Mario questo ci trasmette oggi, attraverso le sue opere che ormai sono per
Maria Rita – Roberto e Vanessa il contatto diretto con lui. Amico nostro grazie
per tutto quello che ci hai testimoniato con la tua vita e la tua arte. Oggi la
promessa che Patrizio ti fece è una realtà la Mimosa è rinata e porta il tuo
nome, questo per continuare e non disperdere la passione che hai profuso per
l’arte e per la Galleria di Palazzo Caetani. Quella galleria che è stata la tua
casa, quella galleria oggi è nuovamente della Mimosa come giusto che sia, siamo
certi che sarai felice di questa vittoria e noi che siamo qui a continuare ti
promettiamo che andremo avanti riprendendo semplicemente da dove eravamo
rimasti. E La Pallade Veliterna, sarà a fianco della nuova Mimosa per
promuovere e diffondere l’arte. Ora che puoi salutaci Addis – Gustavo e i tanti
amici che sono con te. Dipingete lassù nuovole leggiadre per farci vedere nuovi
volti – cavalli – fiori. CIAO MARIO grazie. Un grazie te lo dico dal cuore per
aver quella sera dove con una forza impressionante vincendo la sofferenza sei
voluto essere presente a ritirare il PREMIO INTERNAZIONALE PALLADE VELITERNA
alla carriera e a festeggiare i nostri trent’anni non lo dimenticherò mai.
Alessandro Filippi
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